lunedì 7 maggio 2007
Io e Lui, il nostro primo incontro
Ci siamo visti nel parcheggio di un ristorante, era piuttosto grande, c'erano altre macchine parcheggiate, era buio e nessuno, dati questi presupposti, si sarebbe accorto di noi.
Le nostre macchine sono messe l'una accanto all'altra, Lui sale sulla mia e non mi dà nemmeno il tempo di dire "Ciao, come stai"?
Mi prende il viso tra le mani e comincia a baciarmi con una foga che avevo dimenticato...la sua lingua esplora tutti gli angoli della mia bocca, poi il bacio si fa lento, sensuale.
Questo bacio mi eccita da morire, sembra interminabile e a tratti mi devo staccare per respirare, è il classico bacio "mozzafiato", che solo in pochi sanno dare.
Le sue mani vanno sotto la mia maglia, mentre le mie si spostano sui suoi pantaloni con una certa maestria. Dal tocco mi sembra che sia un pò piccolo e già penso a quale fregatura sto andando incontro e invece quando gli sbottono i pantaloni scopro con gioia che il ragazzo ha un bel malloppo :) Chi l'avrebbe mai detto!
Mi allontana le mani e la bocca dal suo uccello, sta per venire e allora vuole concentrare su di me la sua attenzione.
In un attimo mi alza la gonna e mi toglie il tanga, mi chiede di appoggiare le spalle al finestrino e di allargare le gambe e lì comincia la mia folle corsa verso il piacere.
Non avrei mai creduto che mi leccasse la passera, molti non lo fanno specie al primo incontro e invece Lui, così giovane e già così disinibito.
Quando sento di stare per scoppiare di piacere gli sussurro un impastato "Ho voglia di te", ma lui continua il suo gioco erotico, la sua lingua esplora i miei angoli nascosti, mi lecca come se stesse assaggiando per la prima volta qualcosa di squisito e poi rompe l'incantesimo dicendomi che non riesce a fare sesso col preservativo. E già, sapevo che qualche fregatura ci doveva essere, era tutto troppo bello per essere vero!
Ma io non ho voglia di farlo così, senza protezione e Lui annuisce e senza esitazione mi fa toccare l'apice del piacere con la sua lingua tra le mie gambe.
Poi è il mio turno. Gli prendo l'uccello con entrambe le mani e con la lingua gioco con il suo glande, poi affondo la mia bocca e Lui ansima di piacere, mi prende piano i capelli e mi sussurra che sono fantastica, mi dice di non smettere e ansima.
Ansima fino a quando anche lui tocca l'apice del piacere.
Ci guardiamo negli occhi sorridendo, poi scoppiamo a ridere.
"Voglio vederti ancora", mi dice. "Tu lo vuoi"?
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